Inginocchiata a picco sul cielo (Robin Edizioni, 2018 -Bonaccorso Ed. – seconda edizione, 2024)

La poesia di Serena Vestene sa essere avvolgente come un abbraccio, ma anche tagliente come un rasoio. E’ la poesia del sentire sincero, quella che ci rimanda la realtà interpretata ma non distorta, raffinata e al tempo stesso limpida. Una poesia moderna che ha echi classici e, soprattutto, il grande merito di far vivere all’unisono forma e contenuto, quasi a combaciarsi, come in una vera e propria sinfonia. […]

E infine la mano della speranza che posa una carezza sul mondo.
Fiorimmo/fiori fraterni./Fiorimmo fratelli. // Fummo fugaci/felicità/fuorviate./Forzieri forzati// […]
Forti, fragili /facilmente finiremo folli. // Forse finalmente fioriremo/ fraterni fiori.

In definitiva, penso di poter affermare che è nata una nuova voce importante nel caotico universo della poesia attuale italiana. Purtroppo, siamo sempre meno “in ascolto” perché la poesia ci mette in contatto con il nostro vero sé, la poesia è un mondo cui tutti apparteniamo, in modo attivo o passivo, anche semplicemente vivendo. E ci vuole coraggio per affrontarla.
Non rinunciamo a questa esperienza, a questo viaggio immaginifico, all’incanto dei versi di Serena, che ci faranno volare alto.

(dalla prefazione della poetessa Daniela Cattani Rusich)


Bookrailer


La poesia di Serena Vestene di Vincenzo Montuori

Recensione di Daniela Marani

Commento alle poesie di Ezio-Masoero


Alcune fotografie in bianco e nero dei dipinti di Serena Vestene contenute nel volume.


Roberta Turconi (Poeticanti)

recita “Si dice che accada”


Rodolfo Vettor

recita “E’ un lento consumarsi”


Rodolfo Vettor

recita “Allora sfinirsi è questo”


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